Intervista a Gianluca Fiorelli

Mag 11, 2015 by Staff WM EXPO in  News

In che anno hai iniziato e perchè?

Iniziai a lavorare nel mondo del marketing digitale per puro caso nel 2004. In quell’epoca, infatti, il mio lavoro era completamente differente: ero direttore di programmazione dei canali dell’Opzione Cinema di Tele+/D+.
Nel 2004, però, si rese effettiva la fusione tra D+ e Stream, e i canali per cui lavoravo furono considerati superflui, perché Sky aveva i suoi.
Per ragioni che non credo sia interessante raccontare, diventai il responsabile dei siti web degli altri canali tematici che l’impresa per cui lavoravo produceva (Caccia e Pesca, Canal Jimmy, Sailing Channel, Planet, Moto.tv).
Con il tempo scoprì che esisteva una cosa chiamata SEO, e che era necessaria per rendere quei siti più visibili nei motori di ricerca, ed è così che cominciai a studiare e a fare SEO.
Detto questo, fu solo a partire dal 2005 che cominciai ad occuparmi di SEO a tempo pieno.

Come hai imparato a fare la tua attività?

Sperimentando. Bisogna tenere presente che nel 2005, a parte un tal Giorgio Taverniti in Italia, non esisteva granché sulla SEO, per lo meno in Italiano.
Pertanto, l’unico maniera di imparare era sperimentando. Diciamo che ho “bruciato” un buon numero di siti con i miei esperimenti.

Quali colleghi o figure professionali ti hanno ispirato?

Credo che il mio caso sia abbastanza particolare, perché io sono Italiano ma risiedo in Spagna dal 2004, quindi per molti motivi non ho mai avuto la possibilità di conoscere, frequentare e scambiare idee con altri SEO se non in modo “virtuale”, soprattutto all’inizio della mia carriera come SEO.
Questo in gran parte spiega anche il forte legame che ho con Moz. Infatti, nella mia ricerca di fonti da cui apprendere e migliorarmi come SEO, nel 2007 scoprì Moz (allora SEOmoz) e incominciai a integrarmi con la sua comunità, che in quegli anni era composta da persone che adesso tutti citano come grandi figure di riferimento della SEO a livello mondiale: Rand Fishkin, Will Reynolds, Wil Critchlow, Richard Baxter, Dr Pete… diciamo, quindi, che è quella comunità, quel gruppo di persone che allora fu fonte d’ispirazione, come pure lo è adesso in molte cose.

Quale sara il futuro dell’attività di cui parlerai al wm expo?

Il futuro della SEO sarà affascinante. Sempre più puro marketing, nel senso però che anche il concetto di Marketing sta cambiando, passando da un’idea a la “Mad Men” a qualcosa in cui creatività e tecnologia sempre più si complementano, fino ad essere le due facce della stessa medaglia.

Se dovessi scegliere un hashtag rappresentativo del futuro del web marketing, quale sarebbe?

#futureisnow

Che lavoro desideresti fare oggi?

Non credo che vorrei fare un lavoro diverso da quello che già faccio. Diciamo, eventualmente, che ho un’ambizione non tanto segreta di poter arrivare a collaborare con aziende in cui la mia grande passione – il cinema e le serie televisive – siano il prodotto. Penso a clienti come Netflix o Disney o, in diverso ambito, Lego. In altre parole, il sogno di vedere la mia professione attuale e quella passata unite.

Un tweet del perchè le persone dovrebbero partecipare al wmexpo

Partecipare al wmexpo è imparare a essere i leader del marketing del futuro divertendosi.

Che consigli daresti ad un neolaureato che volesse intraprendere la tua carriera lavorativa

Ah! Domanda complicatissima. Io gli direi di non pensare in piccolo, ma di aspirare a rendere reali i propri sogni La fortuna aiuta gli audaci, diceva Virgilio, e credo che una sana audacia dovrebbe essere il motore di ogni neolaureato. E se i suoi sogni non si possono realizzare se non diventando imprenditori di se stessi, farlo. Lo sforzo, lo studio, l’audacia ripagano sempre.

 

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