Tra i primi elementi imprescindibili per coloro i quali gestiscono catene di negozi o franchising è quello di possedere all’interno del proprio sito uno store locator, ovvero una sezione dedicata a tutte le sedi che costituiscono la catena o il franchising. Lo store locator di fatto verrà costituito dall’insieme delle location page riferite a ciascuna sede, nelle quali l’utente potrà reperire una serie di informazioni utili: indirizzo, mappa integrata, orari di apertura, descrizione dell’attività, dello staff, ecc.
L’importanza delle location page dello store locator è triplice: vanno incontro alle esigenze degli utenti, quindi contribuiscono a rendere il sito “principale” maggiormente usabile; le location page possono facilmente rankare nei risultati di Google, generando traffico; last but not least, sono strettamente correlate alle google plus che si andranno a creare per ciascuna sede.
Quante catene di negozi o franchising gestiscono uno store locator ? E soprattutto quante catene di negozi o store locator ne gestiscono uno ottimizzato, quindi LOCAL SEO oriented?
Pochi! Possedere uno store locator non è sufficiente come molti pensano. Esso deve essere strutturato in maniera adeguata affinché possa davvero sfruttare a pieno i benefici della Local Search, ma in generale della SEO.
Google My Business
Come forse in molti sanno, la presenza di un’attività tra i risultati locali passa ovviamente da Google My Business. Ciò significa che nel caso di una catena o di un franchising, tutte le varie sedi devono essere presenti all’interno di Google My Business per poter poi comparire:
- nel Local Pack dei risultati di Google
- su Google Maps
- su Google Now
- tra le app di navigazione
- …
Nel caso di sedi numerose, come appunto per le catene e i franchising, la creazione delle varie Google Plus Page avviene attraverso Le Sedi di Google My Business. Sostanzialmente è necessario creare un account che va verificato a livello aziendale per poi procedere con un caricamento collettivo di tutte le sedi. E qui nascono i diversi problemi.
Dati per compilare il file formattato
Per poter procedere alla creazione del file collettivo da caricare nelle “Sedi di Google My Business”, è necessario che l’azienda ci fornisca una serie di dati corretti e definitivi riguardante ciascuna sede. Ricordo tra l’altro che alcuni campi sono obbligatori per Google:
- Codice negozio
- Nome
- Indirizzo
- Città
- Stato
- Codice postale
- Telefono princiopale
- Categoria
Se a parole può sembrare semplice, vi assicuro che non lo è. I dati che le aziende ci forniscono sono spesso errati (soprattutto gli indirizzi), sprovvisti di numeri di telefono (campo obbligatorio), con riferimenti a url errate del sito o dello store locator e con gli orari di apertura formattati male.
Il primo step consiste quindi nel controllare meticolosamente i file che ci vengono inviati prima di procedere a generare il file formattato per Google. Se passiamo dati errati, una volta che le schede saranno online, andare a rettificare crea grossi problemi!
File formattato
La compilazione del file formattato è un altro elemento che può creare problemi per diversi motivi. Se è vero che le linee guida per una corretta formattazione sono disponibili nel support di Google https://support.google.com/business/answer/3370250#hours, è anche vero che le cose con Google non sono mai così semplici e immediate 🙂
Basti pensare che qualora ci sia qualche errore nella formattazione (che può dipendere da svariati elementi) e si procede con il caricamento, Google non indicherà la tipologia di errore presente, ma si limiterà a dire che esistono problemi di formattazione!
Caricamento del file
La fase del caricamento del file formattato è quella che più di ogni altra denota i grossi limiti dello strumento Sedi di Google My Business.
Una volta caricate le sedi, Google mostrerà una percentuale molto alta (in base alla nostra esperienza in alcuni casi si supera di ben oltre il 60%) di sedi con errori che potranno essere risolti soltanto intervenendo MANUALMENTE.
Creano grossi problemi soprattutto le sedi con numeri civici multipli, ma non solo.
Inoltre, fino a quando i suddetti problemi non saranno risolti, le sedi non saranno disponibili nell’account, sostanzialmente è come se non fossero mai state caricate.
Gestione dell’account
Una volta caricate tute le sedi – ricordo che la verifica in questo caso avviene a livello di account, quindi per l’approvazione delle varie sedi è necessario attendere solo pochi giorni (di default vanno “in revisione”) – possiamo imbatterci in una serie di problematiche che andremo a vedere di seguito:
- Schede duplicate
Il problema si verifica quando esistono già delle schede online NON verificate riferite alla medesima sede che abbiamo caricato; oppure, nei casi in cui abbiamo caricato delle sedi vicine tra loro, (pensiamo a una medesima catena o franchising che ha ad esempio, a pochi metri di distanza, un negozio per adulti e uno per bambini) che Google non riesce a considerare come 2 sedi distinte.
È un problema sul quale bisogna intervenire in quanto la presenza di schede duplicate pregiudica il ranking locale della sede in questione.
Attenzione! Può anche capitare che esistano online delle schede duplicate che però non vengono indicate come tali nell’account di Google. Questo perché, ad esempio, se una determinata sede è già presente online con il medesimo indirizzo e numero di tel, ma con nome diverso (ad es. Pinco e Pallo), Google non riesce immediatamente a identificarla.
Anche nel caso di due schede local riferite alla stessa sede, con nome identico ma indirizzi differenti (ad es. via gentile e via dell’indipendenza), si pone lo stesso problema.
- Schede con conflitti di proprietà
Il problema si verifica quando sono già presenti online delle schede Google Plus verificate attraverso un account differente da quello con cui è avvenuto il caricamento collettivo. Sostanzialmente ciò significa che quella determinata sede “appartiene” già a un’altra persona.
Cosa fare in questi casi? È necessario procedere con un trasferimento di proprietà sebbene esistano due strade possibili:
l’attuale proprietario ci concede l’autorizzazione al trasferimento (o ci nomina gestori della scheda): in questo caso è semplice risolvere i conflitti.
Il proprietario non ci concede il trasferimento: qui le cose si complicano e di molto 🙂 è necessario dimostrare a Google chi sia realmente autorizzato a gestire la sede, attraverso vari passaggi.
- Schede in aggiornamento
Gli aggiornamenti di Google sono costanti, pertanto anche a pubblicazione di sedi avvenuta, Google potrà continuare a far visualizzare dei messaggi di “aggiornamento” basandosi sui dati che esso stesso reperisce nel web.
Cosa significa tutto ciò? Che la manutenzione dell’account deve essere costante e che per risolvere gli aggiornamenti è necessario comunque intervenire manualmente su ogni singola sede che riporta tale messaggio.
Foto
Le foto meritano un approfondimento a parte perché anche in questo caso ci troviamo di fronte a un grosso limite di Google. Quando si procede con un caricamento collettivo, infatti, è possibile inserire nel file anche il riferimento alle foto che vogliamo caricare per ciascuna sede e che online saranno visibili nella TAB FOTO.
E per le immagini relative al profilo e alla copertina? Non c’è modo di automatizzare!
Problemi con Street View e Google Maps
Street View e in più generale Google Maps potrebbero rappresentare un problema per alcune sedi della tua attività. Infatti, alcune delle vostre sedi potrebbero trovarsi in una zona ancora non mappata da Google, oppure anche se mappata, non ancora disponibile su Street View. Questo significa che potrebbero esserci degli errori nella visualizzazione su Google Maps.
Inoltre, anche nel caso sia disponibile Street View, potrebbero esserci degli errori di visualizzazione su Google Maps che vanno in ogni caso corretti.
Questo perché l’aggiornamento di Street View può avvenire ad anni di distanza quindi la presenza di dati incongruenti è frequente.
Sedi all’interno dei Centri Commerciali
Se la sede della vostra attività è situata all’interno del centro commerciale potreste avere dei problemi in quanto la zona immediatamente a ridosso del centro commerciale spesso non è mappata.
Inoltre, trattandosi di un centro commerciale è comunque consigliato sistemare il puntatore sull’entrata dello stesso. Sarà il cliente una volta entrato, ad andare alla ricerca del vostro store.
Inconsistenza dei dati
Per ogni sede della vostra catena/franchising è necessario controllare la relativa consistenza dei dati, ovvero che tutti i riferimenti di tipo locale (telefono, indirizzo, cap, città, ecc) relativi alle varie sedi siano corretti e univoci tra loro.
La consistena dei dati è uno dei segnali di ranking locale. Dati errati potrebbero pregiudicare la vostra promozione a livello locale.
Insomma un sacco di lavoro, e soprattutto tanti bug e poco supporto da parte di Google.
Per maggior informazioni visita localstrategy.it